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Per violenza domestica si intende quella che “si compie all' interno del rapporto di coppia, ha come caratteristica prevalente la violenza verbale e psicologica, ma non solo, frequenti sono le botte, le minacce e l'imposizione del rapporto sessuale”.
Quindi, qualsiasi comportamento all’interno della relazione di coppia che provochi danno fisico, psicologico o sessuale ai soggetti della relazione.
Ad essere violentate sono le donne e i bambini, cioè due categorie che si ritrovano in una relazione che prevede uno squilibrio di potere, le quali partono da una posizione talvolta di svantaggio (le donne) e sicuramente di dipendenza (i bambini).
Molte volte una madre non si rende conto, presa com’è dalla necessità d'evitare le percosse quotidiane, del fatto che i bambini subiscono dei gravi danni psicologici, anche se non subiscono direttamente delle aggressioni fisiche, ma comunque assistono alle aggressioni subite dalla madre.
La violenza domestica contro le donne appare un aspetto fortemente sottostimato per vari e complessi motivi d'ordine psicologico e culturale. La famiglia assume ancora un aspetto portante della vita individuale delle persone, ma anche un’istituzione sociale. Inoltre, la vergogna, nonché la sudditanza, prostrazione psicologica e paura, che impregnano la vita di chi subisce la violenza, rendono particolarmente difficile l’emergere di questi fenomeni. Questi aspetti, ma non solo, fanno sì che sia chi la vive sia chi ne viene a conoscenza, compie spesso dei meccanismi di negazione per giustificare o minimizzare la gravità di quanto sta accadendo, lasciando tutti più tranquilli nelle proprie sicurezze o speranze che sia l’ultima volta.
È importante per le donne sapere che non si può giungere all' identikit dell’uomo che maltratta né per l’etnia, né per l'età, né per lo status sociale e le condizioni economiche e culturali, né per una specifica condizione psico-patologica. Si tratta di una situazione trasversale che colpisce donne di ogni tipo e viene perpetrata da uomini d' ogni condizione.
Inoltre vanno precisati i seguenti aspetti:
Quali donne sono a rischio violenza domestica?:
tutte
Dove?:
La casa propria e di amici; l'auto; il luogo di lavoro; la strada.
La violenza domestica va declinata nei suoi vari aspetti, perché molto spesso chi la subisce fa fatica a riconoscerla. Quando si ripete ciclicamente nel tempo assume le connotazioni del maltrattamento. In questa parola sono racchiusi i seguenti tipi di violenza:
In dettaglio
Si definisce qualsiasi atto fisico dalle percosse, per esempio lo schiaffo, che non va mai sottovalutato, alle lesioni. Ogni persona ha un proprio confine fisico, rappresentato dalla nostra pelle. Questo confine è molto importante anche dal punto di vista emotivo. Ogni sconfinamento che non avvenga con il nostro consenso, ancora più se attuato con la forza, è una grave offesa.
Un’ insieme di comportamenti che hanno come obiettivo quello di ledere la dignità della donna e d'indebolirla:
spaventare con gesti, sguardi e parole denigrare ed umiliare minacciare di violenza fisica o di morte il partner chiudersi alla comunicazione e rifiutare d'ascoltare minacciare di far violenza ad altri familiari e/o ai figli essere sarcastici, deridere, disprezzare, mortificare, squalificare minacciare di fare violenza agli animali domestici limitare la libertà personale danneggiare gli oggetti personali di valore affettivo per la donna minacciare il suicidio o di farsi male ricattare compiere atti d'infedeltà e vantarsene insultare costringere a sopportare la presenza dell'amante nel domicilio coniugale colpevolizzare in pubblico e in privato perseguitare per iscritto o per telefono, pedinare e inseguire (stalking) ridicolizzare e svalutare
Qualsiasi gesto fisico, visivo, verbale o sessuale vissuto da una donna e/o da un bambino che, sia nel momento stesso in cui avviene sia dopo, viene vissuto come una minaccia, un’ invasione o un attacco e che ha l’effetto di ferirla/o, umiliarla/o toglierle/gli la sua capacità di controllare il contatto intimo.
Qualsiasi azione che crea un comportamento di dipendenza economica della donna nei confronti dell’ uomo.
A) Nel caso in cui la donna lavora, mettere in atto delle strategie sul luogo di lavoro che porteranno al licenziamento della stessa.
B) Nel caso in cui la donna cerca di lavoro: accrescere il suo senso di disistima per evitare che si proponga per eventuali posti di lavoro: partecipazione a concorsi, invio curricula ecc
La violenza domestica è strettamente correlata allo sviluppo d'un Disturbo Post Traumatico da Stress in chi la subisce.
Uscire da situazioni di violenza è molto complesso, anche perché gran parte delle energie sono coinvolte nel tentativo di far fronte all’emergenza quotidiana e la sensazione diffusa è che non ci sia alcuna possibilità che le cose cambino e che se esiste il problema è anche colpa propria.
NON E’ VERO! Ci sono molte possibilità e molte persone che possono aiutare una persona a uscire da questo problema
vietare, ostacolare o boicottare l'accesso ad un lavoro fuori casa sfruttare la donna come forza lavoro nell'azienda familiare (contadina, turistica, artigiana, ecc.) senza alcuna retribuzione nè potere decisionale o accesso ai mezzi finanziari privare dello stipendio o controllarlo appropriarsi dei proventi del lavoro della donna ed usarli a proprio vantaggio controllare la gestione della vita quotidiana indebitare la donna per far fronte alle proprie inadempienze negare, controllare o limitare l'accesso alle finanze familiari (conti in banca o altre finanze) attuare ogni forma di tutela giuridica, anche preventiva, a esclusivo proprio vantaggio e a danno della donna (intestazione d'immobili o d'attività produttive) non adempiere ai doveri di mantenimento stabiliti da leggi e sentenze essere avari
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